Milly Galati – Stati d’Animo
Sentirsi osservati troppo non è un buon segno.
Sentirsi osservati troppo non è un buon segno.
Amo le mie cicatrici. Mi ricordano gli errori commessi, le sofferenze provate, le esperienze vissute… ma sopratutto mi rammentano la forza che ho avuto in determinate occasioni. Quella forza che a volte, dimentico di avere…
Era la rabbia che mi stringeva, la solitudine che mi ascoltava, il dolore che mi baciava, la tristezza che mi avvolgeva, la malinconia che mi coccolava. Sono queste cose che mi sono state vicine rendendomi ciò che sono: una donna difficile, difficile da capire, da prendere e da accettare. Ma non soffro più per questo, ho imparato che le persone non saranno mai vicine davvero come quello che affronti da sola.
Non è facile vedere il mondo com’è. E non come lo vorresti, No! Non lo è! Mai!
La mia fragilità l’ho buttata nel cesso il giorno in cui ho imparato ad amare.
Riflettendo un attimo si scopre che: un sorriso, restituisce un sorriso, l’amore, restituisce amore, uno schiaffo finisce in lite, l’odio, prolunga l’odio e via dicendo. Sarebbe facile immaginare un mondo pieno di sorrisi e amore ed invece, siamo qua.
Non siamo noi surrogato di esistenza, noi siamo pura sostanza, apparteniamo alla più bella realtà, la vita. Consumiamo questo momento, viviamo appieno questo dono e se la tristezza insinua la nostra mente, non chiudiamo la nostra anima in celle vuote, prive di senso, anzi guardiamo indietro c’è chi sta peggio, andiamo incontro alle loro sofferenze, aiutiamo chi procede piano, anche se non possiamo dar niente il fatto di esserci è già tanto. Un cuore è prezioso quando il suo dono è l’amore!