Vittorio Oliverio – Stati d’Animo
Si crolla, anche se si hanno vicino persone importanti, si crolla anche se il mondo ti sorride, si crolla perché non abbiamo le fondamenta per reggere.
Si crolla, anche se si hanno vicino persone importanti, si crolla anche se il mondo ti sorride, si crolla perché non abbiamo le fondamenta per reggere.
Dentro me non voglio guardare, potrei non vedere nessuno.
Noi siamo stelle sulla terra, sprigioniamo una luce d’amore, un chiarore incancellabile, indelebile che avvolge le nostre esistenze ed illumina i nostri momenti bui… Noi, pagliacci, fate e folletti che si burlano di se stessi… noi, sorridenti pierrot con una lacrima sul viso… Noi, stelle diurne, rinasciamo ogni giorno nuovo scaldati dal sole… nella speranza che qualcuno aspetta il nostro passaggio.
Io dico molto, ma è un molto che neppure si accosta al troppo della mia testa.
Ho sprecato il mio tempo per la mia avidità, non ho sprecato neanche un attimo per la solidarietà.
Cucio maschere di notte, ma per gli altri! Per renderli più guardabili ai miei azzurri occhi che son tanto delicati nel gelo che li ammanta. Ho allestito un laboratorio ricchissimo d’ogni genere di pellame, cuoio pregiato, gemme per occhi, fili di nylon per tirare punti di sutura lungo cuciture che possano lasciare l’osceno dove devono ed imbastire con eleganza se ce n’è bisogno. Per me non tengo maschere, se non una da regina e suddita al contempo, del regno dove nessuno entra, così da bastarmi nello stato di completa autarchia che mi sono ritagliata.
Avrei voglia di sorridere, ma non riesco, avrei voglia di un abbraccio che non c’è di un sorriso che non c’è, avrei voglia di qualcuno che mi prendesse per mano e mi dicesse: vieni non sei sola, quante cose avrei voglia, ma, l’erba voglia non cresce. E quel che voglio non c’è! Ed io resto qui, nel mio avrei voglia, che muore nel voglio!