Luigi Moretta – Stati d’Animo
Anche se odio esserlo sai perché sono triste? Sono triste perché è molto meglio esserlo costantemente che perdere la felicità. Essa è fugace, una volta persa accuserei il colpo dieci volte più forte.
Anche se odio esserlo sai perché sono triste? Sono triste perché è molto meglio esserlo costantemente che perdere la felicità. Essa è fugace, una volta persa accuserei il colpo dieci volte più forte.
La finiamo con gli eccessi e gli struggimenti d’animo? Iniziamo a vedere le cose nane per come sono e non lasciandoci ammaliare ed anestetizzare dalle ombre riflesse nelle caverne del nostro cuore? Ho sempre creduto che se riuscissimo a catturare le impressioni, prima che con gli occhi, con il naso e le mani, le sensazioni che ne avremmo tratto sarebbero state complesse, ma nell’ordine del reale; gli occhi sono soggetti a troppi giochi di luce per dirsi obiettivi, come quando sei fuori, esposto troppo a lungo al sole, poi, entri a casa e vedi il sole dappertutto. Funziona più o meno così.
Non esiste solitudine senza il proprio consenso.
Non si perde niente a mandar via chi non tiene a noi, chi non ci merita. Prima o poi arriverà chi ci amerà!
Innamoratevi e soffrirete di meno.
La vita me ne ha date di botte e tante! Le ho sentite sulla pelle, dritte nello stomaco e trascinarsi con me come pesi pesantissimi! Ma se sono qui è perché io sono stata più forte di loro!
Ogni lacrima custodisce gocce di gioia e di dolore sapientemente miscelate, della serie perché il cuore può e l’anima anche.