Giovanni Di Blasi – Stati d’Animo
Bisognerebbe sempre esprimere le proprie emozioni, fanno bene alle persone che le vivono. Dire “ti voglio bene” oggi, non dovrebbe essere evitato, domani potrebbe non avere più lo stesso significato.
Bisognerebbe sempre esprimere le proprie emozioni, fanno bene alle persone che le vivono. Dire “ti voglio bene” oggi, non dovrebbe essere evitato, domani potrebbe non avere più lo stesso significato.
Vorrei appoggiare la testa su un cuscino, posare la mente su di un sogno, ma veglio perché non possa il sonno impedirmi di vedere il tuo ritorno.
Vorrei avere la forza di liberarmi dalle catene della mia mente e a incatenarmi alle passioni del mio cuore.
Per alcuni l’infelicità deriva dalla nostalgia degli errori trascorsi, perché in fondo nell’errare vigeva quella libertà che fu strappata alla gioventù e imprigionata dalla medaglia della maturità.
A volte ti ci ritrovi dentro anche se ti eri promesso che a te non sarebbe mai potuto accadere. Quant’è facile parlare? È troppo comodo dare solo consigli. Ci sono cose, sensazioni, che il mondo non capirà, che devi tenere per te, che semplicemente devi risolvere da solo mostrandoti sereno, anche quando fuori piove. Perché non puoi essere felice ed essere il più forte, nella vita tocca scegliere.
Esistono tre tipi di silenzi: il primo è quello del rispetto, della devozione, della preghiera; il secondo è quello del dolore, della frustrazione e del pianto; il terzo silenzio è quello dello stupore, della meraviglia, dell’amore. Tra le tante situazioni sicuramente la terza è, sia la più difficile, ma la più sincera e spontanea.
Muti e indecenti pensieri, sospiri che impregnano l’aria di “voglio” e “non voglio”. Vita e morte, oscurità e luce, voli pindarici di una mente contorta nella sua infernale follia.