Johann Wolfgang Goethe – Stati d’Animo
Anche la pazzia dovrà far sentire la sua voce.
Anche la pazzia dovrà far sentire la sua voce.
Inspirai. Espirai. Mi sembrava di impazzire. Ma mi succedeva spesso.
Non voglio inseguire con affanno la finta giovinezza presenziando locali alla moda, frequentando inutili comparse della mia vita, farmi fotografare esibendo sorrisi per il fotografo più annacquati dei mojito che sorseggio. A questa scelta contrappongo il calore di un rifugio domestico, un vecchio plaid sdrucito ad avvolgere i miei sogni, un film scadente del quale non vedrò il finale perché sceglierò di vestirmi di colei che amerò.
Apritelo il cuore, anche poco, perché a tenerlo sempre chiuso, oltre che proteggerlo, si rischia di non essere felici.
Non cerco applausi né consensi da nessuno. La vita mi ha addestrata ad avere pazienza, a saper aspettare… il giusto e il meglio.
A nessuno piace essere smascherato, essere messo con le spalle al muro. Ma il più coraggioso, quello che si vanta di una dignità, riesce sempre a riconoscere il suo “mancato” e umiliarsi con le proprie scuse, sbattendo la testa con il cuore, rialzandosi più “pulito di prima”.
Anche la vita più infelice ha le sue ore di sole e i suoi fiorellini in mezzo alla sabbia e alle pietraie.