Aurora Barba – Stati d’Animo
Il giorno in cui saprai accettare che quanto hai fatto venga sminuito dagli altri, senza battere ciglio, potrai dire di essere grande.
Il giorno in cui saprai accettare che quanto hai fatto venga sminuito dagli altri, senza battere ciglio, potrai dire di essere grande.
Ho pensato al mio risveglio, dal mio abituale limbo, quello cercato a tutti i costi. A tutti i baci, agli sguardi, alla bocca, agli occhi. Ho sentito, a poco a poco, il mio risveglio. E non era tutto così uguale, come nel mio torpore. Quanti occhi, quante bocche, quanti sguardi. Non uno sentito, non uno provato. Era la mia anima che sognava? Era il mio cuore che accendeva il sogno? O forse solo un sogno, che le luci tanto attese dell’alba, portano via. Il mondo che urla. L’amore che vola, su foglie sospinte dal vento. Via, via.
Voglio essere amata, compresa, desiderata. Rispettata, voluta e cercata. Voglio essere tutto, ma solo per qualcuno.
Possiamo vivere giornate assolutamente normali. Niente da fare di nuovo rispetto ad altri giorni magnificamente uguali. Nessun cambiamento, nessun segno visibile. Eppure, riusciamo a vedere il vento che soffia, che sferza, che dispettosamente scompiglia i capelli? Però lo sentiamo, lo sentiamo passarci addosso; allo stesso modo si può sentire qualcosa di magico scivolare addosso ed entrare nell’anima, riempire il cuore di nuovo entusiasmo e di nuove energie.
L’arte e un’amante gelosa.
Mi rintano nel surreale perché il reale non è all’altezza delle mie emozioni.
Viviamo per apparire, appariamo per figurare, figurare per non essere sfigurati, sfigurati son quelli che pensano di esserlo.