Ana Cazacu – Stati d’Animo
– Mi porterai le arance quando verrai a trovarmi nel manicomio?- No.- Perché?- Perché ci sarò pure io,… nel letto di fronte a te!
– Mi porterai le arance quando verrai a trovarmi nel manicomio?- No.- Perché?- Perché ci sarò pure io,… nel letto di fronte a te!
Parliamo a chi non sa ascoltarci. Tacciamo di fronte a chi saprebbe capirci. Siamo proprio degli stupidi a volte, capaci di non accorgerci della realtà che ci circonda.
Viaggiare almeno con la fantasia è una utilissima evasione. Diciamo un lusso che ci prendiamo come diritto, che pareggia il conto con l’infinità di doveri quotidiani! Ricordo che da piccola quanti viaggi mi facevo, in modo meravigliosamente fantastico. Mi avevo creato un mondo tutto mio, si chiamava “Fantasia” ci vivevano tutti i personaggi che vedevo nelle favole nei fumetti nei cartoni. Be! Ora con la mia età ovviamente certi viaggi non li faccio più. Però penso di avere ancora un buon rapporto con la fantasia soprattutto con i sogni, e questo lo ritengo una fortuna se non un pregio per che quando si smette di sognare si smette di vivere. Un mio pensiero. L’importante è riconoscere il viaggio della fantasia da quello della vita reale.
Sai, credo che in un modo o nell’altro dovevamo incontrarci, siamo fatti per stare insieme. E questi mi manchi detti con l’anima in lacrime scaldano il cuore. A dispetto delle complicazioni il nostro continuo cercarci vincerà.
È facile non sentire freddo, quando si hanno le spalle ben coperte.
Non ho mai preteso una vita da favola e tantomeno cose impossibili. Desidero tanto quanto basta, per avere la forza di alzarmi il mattino con il sorriso tra le labbra.
Le prediche di chi chiacchiera bene e razzola male non mi interessano. Le parole di chi non ha giudizio e maturità non mi toccano. Reputo complimenti le offese di mezze persone fatte di perbenismo ipocrita che si loda di perfezione ma nuota nella cattiveria.