Rosy Scudieri – Stati d’Animo
A volte sento il bisogno di scappare dal mondo e allora sparisco così bene, che perfino lo specchio fatica a catturare la mia immagine.
A volte sento il bisogno di scappare dal mondo e allora sparisco così bene, che perfino lo specchio fatica a catturare la mia immagine.
Testarda, cocciuta, caparbia. Sono una di quelle donne che non si fermano davanti a nulla, una di quelle che cade migliaia di volte ma si rialza sempre, sono una di quelle donne che piange si dispera spacca tutto manda il mondo “affanculo…” poi asciuga le sue lacrime, lava il viso indossa un sorriso, alza i tacchi e va avanti nel mio vocabolario la parola “arrendersi non esiste”!
Chi non capisce i miei dolori, i miei desideri, i miei sorrisi non potrà mai capire il mio cuore.
Vorrei accompagnarti nei miei vuoti, per poterti immergere nei loro silenzi assordanti e farti ascoltare la loro musica composta da solitudine e malinconia.
Lacrime lunghe che arrivano alle ginocchia perché le ginocchia arrivano agli occhi ed i capelli fanno da coperta e le braccia da gabbia, la pancia da cuscino ed uno sgabello da trespolo, così, appollaiata al dolore a mangiar miglio liquido e veder il vento fare mulinello di piume, ché delle ali è rimasto scheletro decalcificato e dell’aria che libra, carbonio tossico.
Parla la notte buia, solitaria e silenziosa cerca il suo alito nelle radici profonde dell’anima.
L’avarizia in età avanzata è insensata: cosa c’è di più assurdo che accumulare provviste per il viaggio quando siamo prossimi alla meta?