Livia Cassemiro – Stati d’Animo
Amo il profumo della speranza, delicato e ondeggiante, ma rispetto a quello della certezza, deciso e penetrante, è assai effimero!
Amo il profumo della speranza, delicato e ondeggiante, ma rispetto a quello della certezza, deciso e penetrante, è assai effimero!
Voglio uscire da questa gabbia-galera di questo sentimento che mi rende indifeso e prigioniero.
Hai guardato bene il cielo? È di un colore scurissimo, tempestato di tante piccole luci. Ecco è un po’ come me: sono il nero più pesto tempestato di piccolissime luci chiamate emozioni.
D’accordo, sono un figlio del demonio; l’intera umanità mi annoia e no, non è paura, sebbene qualcosa in loro mi spaventi, e non è invidia perché non voglio nulla di ciò che loro vogliono, è solo che in tutte quelle ore di parole parole parole non sento niente di davvero buono, coraggioso o nobile, e che valga un briciolo del tempo in cui mi hanno impallinato le cervella.
Prendetemi tutto, spogliate i miei angeli, privatemi del mio cuore e calpestate i miei prati, ma vi prego non portatemi via la mia anima Rock, senza di lei la mia follia non riuscirebbe più a prendere il volo.
Anche se odio esserlo sai perché sono triste? Sono triste perché è molto meglio esserlo costantemente che perdere la felicità. Essa è fugace, una volta persa accuserei il colpo dieci volte più forte.
Sto imparando a non voltarmi più indietro, il passato non può tornare. Proseguirò per la mia strada senza rimpianti.