Jean-Paul Malfatti – Stati d’Animo
Un nuovo anno ci sembra nuovo solo perché non lo conosciamo ancora.
Un nuovo anno ci sembra nuovo solo perché non lo conosciamo ancora.
Sono solito tradurre in parole scritte tutto ciò che penso, sento o provo e non quello che fa (o farebbe) comodo a tutti quelli che mi leggono. E non è mica colpa mia se ogni tanto riesco ad accontentare allo stesso tempo Tizio, Caio e Sempronio.
Posso anche essere comprensiva, cercare di capire, ma poi quando la mia comprensione e disponibilità diventa stupidità di fronte non al tuo bisogno, ma al tuo “approfittare” divento una stronza!
Con il pensiero si può fare di tutto, si può persino cambiare la struttura del cielo. Con il pensiero si può annullare di tutto, persino il pensiero del pensiero del cielo.
Quando sei vulnerabile la luce tende ad affievolirsi, per questo bisogna essere attenti a rispondere in maniera repentina per ravvivarla e addirittura farla più lucente e nello stesso tempo divenire e diffondere luce a tutte le persone che sono al nostro fianco.
Ci sono giorni che hai bisogno di silenzi, per capire, per comprendere, per incassare i colpi per farsi domande e sopratutto per darsi risposte che solo il cuore può darti.
E poi ti trovi a camminare alle due di notte immerso nei tuoi pensieri, sotto una pioggerellina costante, che bagnandoti teneramente il viso ti fa assaporare l’abbraccio dolce del cielo, sprigionando un lieve sorriso in questo mio cuore martoriato dai troppi se, dai troppi ma.