Rosamaria Pappalardo – Stati d’Animo
So che per te sono uno stupido giocattolo, ma questa volta voglio farti giocare.
So che per te sono uno stupido giocattolo, ma questa volta voglio farti giocare.
Voglio un tale mortale silenzio, la notte, da poter contare tutti i respiri più lontani, mettendo la mano sul petto del cielo, cogliendo gli ansimi degli astri, facendomi sogno catturato sul rapido movimento ciliare d’ogni luna.Brillo a ogni emissione.L’incubo starà sui fondali disabitati.
Nella mia vita ho incontrato molte persone che subito a vista sottovalutano la tua intelligenza, e poi esagerano ancora di più nel momento in cui tu fai finta di non capire. E spesso mi metto a ringraziare queste persone idiote per avermi aiutato a capire meglio l’umanità e i suoi difetti.
Io non scendo mai a compromessi, né faccio patti con il diavolo, preferisco la trasparenza e le mie verità!
Tra le tapparelle il sole entra, lasciando le sue ombre zebrate sulle pareti in questa stanza taciturna. Dentro di me la voglia di restare ferocemente nuda, nel mio silenzio, che silenzio non è; l’anima parla e non sa smettere. Il cuore desidera. Il ventre che pulsa grande voglia di lui. Le mie braccia cercano avvolgersi nel suo abbraccio, mentre le bocche si cercano con desiderio di baciarsi e nutrirsi tra i nostri sospiri.
Non amo la gente perfetta, ma neanche quella tutta sbagliata.
Le persone “matte” sono quelle che vivono tra una lacrima e un sorriso. Loro lo sanno che fermarsi è come arrendersi e allora vivono da folli per non morire dentro.