Jean-Paul Malfatti – Stati d’Animo
Ho dormito, mi sono svegliato; respiro ancora, ancora vivo.
Ho dormito, mi sono svegliato; respiro ancora, ancora vivo.
Soffermarsi a pensare, riflettere, gioire, mettere in ato tutti quei piccoli gesti fatti durante la giornata che diventano come abitudini, collegati a quei ricordi vissuti in un inizio d’autunno, contenuti in una vita di coppia.Questi gesti condivisi con una persona speciale, una persona che ad ogni momento della giornata, ti prende la testa, il cuore, tutta te stessa, in ogni sua forma, desiderio di passione, di complicità, di tenerezza e dolcezza.Soffermarsi sull’amore e ascoltare il cuore.
La verità è che non me ne importa niente delle delusioni, del dolore che ho provato. Non mi interessano le lacrime versate, ne i momenti di rabbia che ho dovuto tenermi dentro. Non ha importanza il tempo, le ore spese per chi poco meritava. Conta che io ce l’abbia sempre fatta! Conta che io abbia potuto sempre voltarmi ed andarmene a testa alta. Come una vera guerriera che ha perso una battaglia, ma ha lottato con coraggio, onore, cuore e amore per una “persona” in cui credeva tantissimo!
Cerchiamo di essere meno stizzosi e meno draconiani verso le scelte religiose o di vita…
Reggo così bene il peso delle mie infelicità che non potrò mai essere una vera infelice.
Perché la gente ha pudore, quasi timore della cosa più naturale al mondo, essere se stessa? Come se io avessi vergogna di respirare, di camminare, di vedere. Si vive con tutti quegli abbracci mancati, quegli sguardi deviati, quelle parole abortite in gola, quei vaffanculo smorzati tra i denti. Se imparassimo a svestirci dell’opinione altrui indossando il cuore, vivremmo la nostra vera vita, non quella che per inerzia abbiamo creduto di vivere finora.
In questo mondo di illusioni noi siamo solo persone astratte.