Annamaria Crugliano – Stati d’Animo
Vorrei vivere con gli occhi di un bambino per guardare il mondo da capo… e provare cose che non proverei mai e vedere quello che non vedo… senza combinare guai.
Vorrei vivere con gli occhi di un bambino per guardare il mondo da capo… e provare cose che non proverei mai e vedere quello che non vedo… senza combinare guai.
Tutto procede nella quiete, nella normalità dei giorni uguali ai giorni, ma ogni tanto, un po’ più in basso,laggiù, dove tutto ciò che è irrazionalesegue una sua logica,un sussulto si leva leggeroa ricordarmi di quel tempo che non ha tempo…e nei sorrisi di quel momentoancora un po’ mi perdoe ancora mi sorprendoquando mi ritrovo a vagartra stelle e sole,verso una lunafelice solo a metà.
Avvertì la necessità di allontanarsi per un po’, di capire ciò che stava succedendo, di lottare contro il fortissimo desiderio di far ritorno a casa, di fuggire da lì, prima che la delusione permeasse tutto quello in cui aveva creduto per quasi un anno.
Osservo tutto, ma faccio finta che non veda, ascolto tutto, ma faccio finta che non senta, provo tutto, ma mi vesto di indifferenza. Vivo due mondi paralleli dentro e fuori di me e sono entrambi densamente popolati.
La malinconia non è tristezza, la malinconia è qualcosa di più, va oltre la tristezza stessa, la malinconia è una crepa dell’anima dove si è insinuato un ricordo che brucia di rimpianti.
Non voglio inseguire con affanno la finta giovinezza presenziando locali alla moda, frequentando inutili comparse della mia vita, farmi fotografare esibendo sorrisi per il fotografo più annacquati dei mojito che sorseggio. A questa scelta contrappongo il calore di un rifugio domestico, un vecchio plaid sdrucito ad avvolgere i miei sogni, un film scadente del quale non vedrò il finale perché sceglierò di vestirmi di colei che amerò.
Il tuo conforto è indispensabile per allontanare le mie paure e riconciliarmi con me stessa.