Annamaria Crugliano – Stati d’Animo
Vorrei vivere con gli occhi di un bambino per guardare il mondo da capo… e provare cose che non proverei mai e vedere quello che non vedo… senza combinare guai.
Vorrei vivere con gli occhi di un bambino per guardare il mondo da capo… e provare cose che non proverei mai e vedere quello che non vedo… senza combinare guai.
Qualcosa di magico si libera nella luce del tramonto, ogni cosa si attenua imitando i raggi del sole che sbiadiscono fino a sparire dietro le montagne. E mentre il giorno finisce lasciando il posto alla sera, un senso di pace e serenità mi rinfranca fin nel profondo, come se la medesima mano che ha dipinto il cielo usando colori pastello, dipingesse il mio stato d’animo con la quiete.
Non sono un peccato da commettere. Sono piuttosto un errore da vivere.
Io vorrei qualcuno che mi togliesse il fiato, non il sorriso.
Il tempo in cui vivo è uno specchio nelle tenebre che riflette i miei sogni, falsifica le mie paure, opacizza le mie inquietudini.
Mi capita di circondarmi di cose che piacciono alle persone che amo per condividerle dentro i miei spazi anche quando non ci sono. La chiamo sopravvivenza.
Mi dicono che sono intelligente perché ho voce amabile e sguardo trasparente; alla donna che amo, non lo dico ma stringendola, svelo quel che provo che non è nuovo ma che sa di antico.