Antonio Prencipe – Stati d’Animo
Se potessi vendere tutta la rabbia che ho, ora sarei il più ricco del mondo.
Se potessi vendere tutta la rabbia che ho, ora sarei il più ricco del mondo.
È proprio nella tenerezza di un abbraccio che senti tutto l’amore di cui hai bisogno!
Quando hai nel cuore il gelo di un’addio, non ti riscalda nemmeno il sole d’agosto.
I difetti sono quel dettaglio che fa la differenza.
Bisogna ascoltarsi, ogni tanto, bisogna mettersi in standby, sedersi dentro di sé e ascoltarsi. Si rischia di perdersi altrimenti. Si rischia la rottura, si rischia di impazzire.
Le cose dette o fatte col cuore senza premeditazione risultano sempre le più belle perché suggerite dall’anima. E l’anima non mente.
Ho l’autunno in testa. Il cuore secco, i seni senza gemme. Dritta, a dar le spalle al mondo, ché davanti agli occhi voglio solo il cemento del muro che fa da ostacolo a tutti. E me ne sto con i colori caldi che sanno di terra e di radici troppo spesse per andar bene alle nuvole che stanno così in alto a librarsi tra l’ineffabile ed il futile e con i pezzi di cielo incastrati a dare il senso della sospensione. E me ne sto faccia al muro, in castigo per le colpe che mi fanno da drappo logoro, ma appiccicato come seconda pelle, come cucito con un’imbastitura rozza e di pessima sartoria.