Sergio Micalone – Stati d’Animo
Non posso sapere che sarà del domani. Non posso sapere dove sarò, ma so cosa sono oggi e cosa voglio… e tu non ci sei.
Non posso sapere che sarà del domani. Non posso sapere dove sarò, ma so cosa sono oggi e cosa voglio… e tu non ci sei.
Un sapiente e consapevole miscuglio di disincanto e misurata volgarità è l’unico antidoto possibile al volteggiare inebriato degli ippopotami dietro le libellule.
Io penso che se ci manca una persona proviamo a chiamarla, se desideriamo stare con lei proviamo a invitarla, se non ci comprendiamo è sempre meglio spiegarsi, se ci sono delle domande è meglio farle, se qualcosa non ci piace è meglio dirlo, se vogliamo qualcosa lo chiediamo, se amiamo qualcuno dobbiamo farglielo capire. Nessuno sa cosa ci passa per la mente, quindi è meglio esprimere le proprie emozioni anche rischiando di fallire le nostre aspettative, piuttosto che aspettare che i nostri desideri si avverino da soli. Noi abbiamo questa vita: rendiamola più semplice, perché è già abbastanza complicata!
E poi se ne andò, lasciandomi sola con mille pensieri, che erano gli unici che non mi avrebbero mai abbandonata.
Vivo vibro e fremo, sospesa, senza fiato, viaggiando su due binari opposti la luce e il buio c’è una parte oscura di me che mi fa tremare, amare e odiare, restare e scappare. Ho due occhi ma è come se ne avessi mille, ho sensazioni che sfiorano verità nascoste, ho pensieri che non sempre dico, ho lacrime nascoste dietro sorrisi e interminabili silenzi colmi di assordante rumore. Ho giorni pieni di dubbi, domande e risposte che non voglio trovare ho verità nel cuore e negli occhi che fanno finta di non sentire e di non vedere. Ho tempeste, tormenti e incendi dentro ho sospiri che sfiorano e accarezzano l’abisso dell’anima. Ho ricordi che tengo stretti tra le mani che mi abbracciano da sola.
Nella vita tutti appaiono normali anche quando dentro hanno un caos di emozioni.
Resta l’amaro in bocca quando cadono i castelli che si creano sulle basi della vanità.