Gabriele Martufi – Stati d’Animo
Le vere e pericolose distanze sono quelle psicologiche. Si può essere molto vicini fisicamente ma molto lontani mentalmente.
Le vere e pericolose distanze sono quelle psicologiche. Si può essere molto vicini fisicamente ma molto lontani mentalmente.
I tuoi occhi sono lo specchio di decine di anime che hai ingoiato.
Aspettare è veramente la cosa più logorante che esista.Credo che sia per quello che quando aspetti qualcuno o qualcosa vuol dire che ne vale davvero la pena.È soprattutto questione di quanto sei disposto ad aspettare: è indissolubilmente legato al quanto sei convinto che quel qualcosa o qualcuno cambieranno la tua vita.
Mi piace pensare che in un angolo del mondo, lontano da occhi indiscreti, sotto forma di un fiorellino tenero e bianco, possa nascera sull’asfalto freddo, un sentimento di pace. E mi piace pensare che questo fiorellino sbucando dal terreno, sbuchi all’unisono anche nel cuore di tutta quella gente che accecata dall’ambizione e dall’odio, nasconde la bellezza dell’anima e l’amore per gli altri, sotto una coltre di macerie. Quelle sono le macerie dei nostri sogni.
La parte importante di una persona non è l’esteriorità, ma ciò che troviamo dentro al suo cuore.
E poi, d’un tratto, sei davanti ad una goccia di rugiada, e ti ritrovi che stai dicendo addio sei pronta a ricominciare, un nuovo cammino, quasi d’incanto davanti a quella goccia di rugiada la guardi e sorridi e pensi ad alta voce, infondo in una goccia di rugiada esiste l’infinito!
Riflettevo sul fatto che ci divertiamo un po’ troppo ad essere i Dottor Frankenstein della situazione. Ci teniamo più persone, facendo dell’abuso di numero e quantità, il suppletivo per sopperire alla scarsezza di qualità, per la nostra eterna indecisione, o per la passione sconsiderata per le scarpe che ci invita a calzare i nostri teneri piedini in più babbucce contemporaneamente. Ci teniamo il visino angelicato di uno, il saperci fare dell’altro, l’istinto animale dell’altro ancora, il sorriso del lattaio, la simpatia del fruttivendolo, le rime baciate del poeta. Il corpo di uno e l’intelligenza dell’altro ancora. Tanti pezzi di puzzle, tessere di un mosaico d’un quadro variopinto.