Manuel Bailo – Stati d’Animo
Sono in ansia: tra poche ore scenderà di nuovo la notte. Un nuovo tramonto sul mio cuore.
Sono in ansia: tra poche ore scenderà di nuovo la notte. Un nuovo tramonto sul mio cuore.
Lasciamo liberi i nostri pensieri, non teniamoli in gabbia: hanno bisogno di volare.
La letteratura ha scoperto da tempo questa dimensione moderna che puntualizza le minime cose, gli stati d’animo considerati troppo comuni. Il cinema ha nella macchina da presa il mezzo più adatto per captarla.
Lascio tutto e vado via. Prendo il treno e scappo via. Non torno più in questa monotonia. Vado e porto via la mia pazzia.
Stai pur certo che la forza del cuore non si riconosce né dal viso e né dalla bellezza del corpo.
Una preghiera inversa di voglie al contrario, con le richieste sottosopra, le mani giunte dietro alla schiena, il cuore a destra, bisogni superflui, poco esistenziali, spesso, biechi. Offro le spalle come saluto. Non mi genufletto e mi crocifiggo da sola. Espio. Confesso. Non mi assolvo. Mi faccio carne. Pietanza da divorare alla mercè di cannibali incontrati in strada. Ovunque. Rientro in me, monastica, nei chiostri rassicuranti della solitudine strutturale, in ritiro spirituale, sabbatico.
È facile parlare di emozioni, forse a volte anche banale, ma tutto il tempo, tutte le parole che dedichiamo ad esse, ogni cosa è parte di noi, di quello che siamo stati, che siamo, e che forse saremo.