Silvana Stremiz – Stati d’Animo
A volte il sorriso non cancella le lacrime, le nasconde.
A volte il sorriso non cancella le lacrime, le nasconde.
Ci sentiamo come in autunno foglie sugli alberi… presto, finalmente, potremo anche noi volare!
L’eleganza e la morbidezza di un animo non lascia traccia di arroganza e presunzione. Naviga dentro l’umiltà e la sensibilità di saper comprendere. La sua capacità di ascoltare e di saper far aprire anche i cuori più duri rende queste personalità ineguagliabili agli occhi del mondo.
I figli da piccoli ci adorano, crescendo lo fanno per i nostri sì e ci amano per le cose che siamo in grado di dargli. Ci odiano per quei no.Da adulti arriveranno ad amarci anche per quei no.
Con me non ci parlo, no; se vuoi provaci tu a parlarmi. Spesso vado via da me stessa e poi torno; anch’io ho bisogno di un apostrofo di libertà per cercare accenti di felicità e prendermi delle licenze poetiche dalla mia vita quotidiana. Mi merito coriandoli di gioia e qualche sorriso in più.
Ci sono angoli della tua mente, che non mi appartengono. Lati e pareti, tra cattedrali e obelischi. Porte inaccessibili contro cui scagliare la mia rabbia, nella tenue, vana, speranza di accedervi. Muri invalicabili, che per quanto io mi danni, non si abbatteranno gridandovi contro. Tra strade senza meta, e deserti infiniti, di illusori compiacimenti mi riempio l’esistenza. Padrone del tempo, scruto il futuro, già ben tracciato a dire il vero, il tuo volto va scomparendo, ma stavolta nulla verrà a sostituirlo. Tra bandiere straniere, e statue illustri, la mia fama mi precede. Un altro pezzetto di me se ne va, lasciandomi sempre più solo, nascondendosi nella tua mente, in uno dei suoi angoli ancora non reclamati, senza clamori apparenti.
Un attimo e le tue certezze crollano. Nel cielo non splende più il sole, ci sono i nuvoloni neri, quelli che non lasciano presagire nulla di buono, quelli che ti strappano i sogni e le speranze dal cuore, quelli che sai che dopo la pioggia che cadrà ti lasceranno devastata. E ti chiedi “perché a me”, perché io sono quella su cui piove sempre, perché su di me non splende mai questo fottutissimo sole? Tante domande, tanti perché, nessuna risposta, mai! Alla fine pensi che forse, tu, quelle cose belle non le meriti.