Matteo M. – Stati d’Animo
È inutile aspettarsi quello che vogliamo da chi ancora sappiamo se può darcelo.
È inutile aspettarsi quello che vogliamo da chi ancora sappiamo se può darcelo.
Mi hai detto parole che avrei preferito non sentire, non rendendomi conto che era tutto ciò di cui avevo più bisogno.
Oggi ho cinque anni. O forse sei tu ad averli. Sta di fatto che non so se sono triste per la mia infanzia ormai passata e mai goduta, o per quella che ti sta per essere rubata definitivamente.È che mi piacerebbe tanto tornare indietro, al tempo in cui si credeva nelle promesse e si poteva scegliere. Peccato solo che a fare la scelta sbagliata ci è voluto un attimo. Ed il peggio è anche illudersi sia quella giusta.
Poter dire a qualcuno “a domani” e “a presto” è la cosa più bella che si possa dire ad una persona che vive in attesa.
L’umiltà si poggia come un candido fiore sul cuore, la riconosci nelle persone che profumano d’incanto.
Cosa avrebbe potuto salvarci? I non errori, ma poi dicono che sono questi a far crescere; dunque, il non crescere avrebbe potuto salvarci, ma poi dicono che saresti rimasto un eterno bambino, quindi, il non rimaner bambini avrebbe potuto salvarci, ma poi, aggiungono, che preservarlo dentro noi stessi è la formula per non perdere il sapore spontaneo della vita, allora, limitiamoci a scrivere di tutto e del contrario di tutto, di noi stessi e di un io rovesciato, ché tanto, è tutto sottosopra, avremo così, la speranza di vederci, forse, dritti.
Sto correndo il rischio più grave che si possa correre: quello di non rischiare; vivo aggrappata a poche insignificanti certezze, protetta da un guscio che in realtà mi consuma e mi inaridisce all’interno.