Renato Zero – Televisione
Una televisone spenta, è un serpente a sonagli, che non nuoce più.
Una televisone spenta, è un serpente a sonagli, che non nuoce più.
Spegni il televisore, apri un libro e si accende il cervello.
Canto e piango pensando che un’uomo si butta via; che un drogato è soltanto un malato di nostalgia…
Bella la vita che se ne va, vecchi cortili dove il tempo non ha età. I nostri sogni, la fantasia, ridevi forte e la paura era allegria.
Oggi c’è una forma di potere molto più sottile che è sostanzialmente il controllo del pensiero, il controllo delle idee. Questo è molto pericoloso perché io quando ho controllato le idee di tutti coloro che sono subordinati al potere, costoro pensano come il potere, lo applaudono, lo vogliono, lo desiderano, lo adorano. Perché pensano come lui. E poi il secondo grado, ancora più pernicioso, è il controllo dei sentimenti. Ci sono delle trasmissioni televisive che insegnano ai giovani come si ama, come si odia, come ci si innamora, come ci si arrabbia. Quando io ho determinato il controllo dei sentimenti, io ho il potere assoluto. Perché non solo penso come mi hanno insegnato a pensare i mezzi televisivi, ma sento come loro desiderano io senta. A questo punto sono arrivato alla completa gestione del mondo, su cui opero.
La TV trasforma l’uomo a sua immagine e somiglianza.La TV tiene in ostaggio il pensiero umano, trasformando e deformando gli ideali di una società.
Ride il demonio delle tue virtù se scopre che a letto il demonio sei tu.