Marcello Marchesi – Tempi Moderni
E se i giovani di oggi fossero fessi? Può capitare, ogni tanto, una generazione di fessi. Poi, la prossima, intelligentissimi.
E se i giovani di oggi fossero fessi? Può capitare, ogni tanto, una generazione di fessi. Poi, la prossima, intelligentissimi.
Siamo nell’era del ritorno al baratto, una manciata di “mi piace” in cambio della dignità.
Tutti buoni e tutti perfetti su Facebok, tutti che regalano tvb e cuoricini, ma come siete nella vita reale? Se il buono è così tanto, come mai fuori c’è solo il marcio?
Io, personalmente, ritengo che il cyberspazio rappresenti la fine della nostra specie perché implica la fine dell’innovazione. Quest’idea di un mondo interamente collegato via cavo significa morte di massa. Qualunque biologo sa che piccoli gruppi isolati si evolvono più rapidamente degli altri. Metti mille uccelli su un’isola in mezzo all’oceano e la loro evoluzione sarà rapida. Mettine diecimila su un grande continente, e la loro evoluzione rallenterà. Ora, per la nostra specie, l’evoluzione avviene principalmente attraverso il comportamento. Noi creiamo nuovi comportamenti per adattarci. E chiunque sulla Terra sa che l’innovazione avviene solo nei piccoli gruppi. Metti tre persone in un comitato, e qualcosa riusciranno a fare. Metti dieci persone, e già le cose si fanno più difficili. Trenta persone, e tutto si blocca. Trenta milioni, e tutto diventa impossibile. Questo è l’effetto dei mass media: impediscono a qualunque cosa di accadere. I mass media soffocano la diversità. Rendono uguali tutti i posti, da Bangkok a Tokyo a Londra… le differenze regionali spariscono. Tutte le differenze svaniscono. In un mondo dominato dai mass media, tutto scarseggia, tranne i dieci libri, i dieci dischi, i dieci film e le dieci idee in cima alle classifiche. La gente si preoccupa della perdita di varietà nelle specie della foresta pluviale. Ma che dire della diversità intellettuale, la risorsa che ci è più necessaria? Sta scomparendo più rapidamente degli alberi. Ma noi non l’abbiamo capito, e così stiamo pianificando di collegare cinque miliardi di persone tutte insieme nel cyberspazio. Tutti penseranno le stesse cose nello stesso momento. Uniformità globale!
Ma se gli occhi ora sanno recitare, gli abbracci sanno mentire, le parole sanno illudere, ma cavolo qualcosa di sincero rimane in questo schifoso mondo?
Le due più grandi invenzioni dell’uomo sono il letto e la bomba atomica: il primo ti tiene lontano dalle noie, la seconda le elimina.
Nessuno, purtroppo, è la rara eccezione alla schiavitù universale.