Daniela Husar – Tempi Moderni
Viviamo in un mondo ovattato dove la superficialità abbonda e quello che conta realmente rimane seppellito chissà dove.
Viviamo in un mondo ovattato dove la superficialità abbonda e quello che conta realmente rimane seppellito chissà dove.
Ottimista è chi dice: “Domani è domenica”; pessimista chi dice: “Dopodomani è lunedì”.
Il consumismo e i media ci hanno fatto credere che abbiamo bisogno di tutto, che ci manca tutto, che non siamo felici se non compriamo tutto. Ci hanno fatto diventare degli automi infelici che sentono il bisogno di passare le giornate in un centro commerciale comprando stronzate inutili. E i nostri figli crescono nelle gallerie dei centri commerciali senza aver mai visto una gallina viva.
Come dicono le prostitute: questa me la paghi!
Il caos spesso genera la vita, laddove l’ordine spesso genera l’abitudine.
Investiamo in armi e intanto la vita sociale cade a pezzi, cerchiamo l’acqua su altri pianeti e intanto inquiniamo quella sulla terra, cerchiamo forme di vita extraterrestri mentre per centinaia di milioni di abitanti della terra non esiste nemmeno il presente. E noi saremmo intelligenti?
Le donne sono divenute così profondamente istruite… che nulla ci dovrebbe più stupire al giorno d’oggi, ad eccezione dei matrimoni felici.