Daniela Husar – Tempi Moderni
Viviamo in un mondo ovattato dove la superficialità abbonda e quello che conta realmente rimane seppellito chissà dove.
Viviamo in un mondo ovattato dove la superficialità abbonda e quello che conta realmente rimane seppellito chissà dove.
Se gli manco mi cercherà. Dissero entrambi.
Mi dispiace dirlo ma oggi come oggi, quello che fa girare il mondo sono i soldi. Quale amore, ormai non si capisce più niente. Hanno perso completamente la testa. Io sarà che sono di un’altra generazione, ma in questo mondo non mi ci ritrovo. Ho altri principi e certe cose sono lontane anni luce da me. Mi dispiace per gli altri che verranno… che tristezza.
Viviamo in un’epoca in cui il superfluo è la nostra unica necessità.
Ricordo con nostalgia le indossatrici degli anni Sessanta: sorridenti, scivolavano leggiadre e leggere come libellule sulla passerella e sembrava non la toccassero affatto. E vedo quelle di oggi, con quel cipiglio da incazzate, con quella stupida andatura a passo incrociato che di tanto in tanto le fa incespicare, e alzano le ginocchia, e percorrono la corsia con la grazia di un artigliere da montagna che s’inerpica sulla mulattiera portando sul groppone un mortaio da 80 millimetri. E ogni tanto tirano telefonini in testa alla cameriera.
Le tentazioni sono come la sigaretta, se cedi alla prima non sai più smettere.
Se vuoi che le persone pensino che sei molto intelligente sii d’accordo con loro.