Paolo Elmo – Tempi Moderni
Ogni tanto mi fermo a guardare la finta felicità di facebook.
Ogni tanto mi fermo a guardare la finta felicità di facebook.
Un tempo si scattavano fotografie per immortalare momenti importanti: un bacio, un abbraccio, erano momenti catturati per avere un ricordo con cui piangere, ricordare, rimpiangere. Oggi si scattano foto per metterle su Facebook al fine di dimostrare qualcosa a qualcuno. Un tempo vedevi una persona e te ne innamoravi, ti innamoravi del suo sguardo, del suo modo di parlare, di muoversi, di sorridere, e stavi giorni, settimane o mesi a pensare a come poterti dichiarare a quella persona così importante ma così irraggiungibile. Oggi invece vedi una bella ragazza, l’aggiungi su Facebook, ci chatti, le dici qualcosa di carino, ti ci vedi e voilà inizia il giro interminabile di foto, tag e roba varia. Sembriamo tutti articoli di un catalogo chiamato Facebook. Tutto ciò inizia a non piacermi. Facebook rovina la spontaneità dei sentimenti!
È stupefacente come in questo mondo virtuale tutti si definiscono originali, quando neanche dirlo gli appartiene.
Mi si butta addosso,pretende da me la dedizione,si fa portare in giro con le sue puttane,mi picchia,mi racconta mille volte le stesse storie,mi lascia dove vuole estate inverno,si ricorda di farmi curare solo se mi blocco,guarda le altre,so già che mi mollerà alla prima occasione,ma che pretende da me,io sono solo un’auto.
Benché siamo sette miliardi di persone sulla terra, è pur vero che nemmeno la metà ragiona con la propria testa, e forse solo poche decine di persone hanno il privilegio e la convenienza di farci pensare come loro!Insomma su miliardi di cervelli la maggioranza non ragiona con la testa propria!
Sta finendo il 2014, e 14 anni fa dicevano che sarebbe finito il mondo.
Niente è più come prima.E meno male… e meno male!