Emilio Rega – Tempi Moderni
Esortazione del venditore: non pensare, agisci!
Esortazione del venditore: non pensare, agisci!
Amore, come libertà oramai sono parole sporcate, necessitano di rivoluzione.
C’è crisi di persone vere, di sincerità, di affetto, ma soprattutto c’è crisi di “valori”. Tempi moderni? No tempi “poveri” d’anima.
La tecnologia facilita i rapporti umani senza arricchirli però. Telefono e computer possono tenere in contatto persone anche lontanissime, ma nessun messaggio può dare l’emozione di due sguardi che si incrociano o il calore di due mani che si stringono. La tecnologia aiuta a comunicare, ma comunicare non basta. Bisogna anche vivere.
Se la gente si facesse i cazzi propri non servirebbe nascondersi sotto falsi profili. Io non parlo, sto zitta, ma prima o poi tutto torna. Ricorda, il male è come un boomerang, prima o poi pagherai e sarò io questa volta a colpire, finora ho visto, ho letto, ho ascoltato chi tutto sapeva eppure non ho mai parlato. Ma anche le persone più buone smettono con il tempo d’essere dei coglioni. Ed un po’ per volta inizieranno ad affondare i loro colpi.
Quando si vedono volti giovani e belli nelle cronache che impietose raccontano la loro morte, e non se ne vede traccia tuttavia in quegli occhi azzurri, forse già visti in un passato dietro l’angolo, o vili aggressioni addirittura in luoghi sacri come i conventi, mi viene da pensare, forse stupidamente, che essi ci sono ancora in qualche modo, un po’ più ricchi di prima, spiritualmente, perché raccontare la violenza non dovrebbe mai essere cosa gratuita, e vivono ancora nei loro sorrisi e ancora ridono con i loro amici nelle ultime foglie gialle d’autunno.
Uomini sofferenti di agorafobia, non mi riferisco alla paura degli spazi aperti, ma al timore di confrontarsi con le menti aperte!