Vincenzo Costantino – Tempi Moderni
Il tempo spesso cancella molte cose, mi appare molto difficile oggi ricordarmi quello che sono stato in passato.
Il tempo spesso cancella molte cose, mi appare molto difficile oggi ricordarmi quello che sono stato in passato.
Per non aver saputo celebrare l’aborto e legalizzare il cannibalismo, le società moderne dovranno risolvere le loro difficoltà adottando procedimenti ben più sbrigativi.
Ripensando a un anno fa, so per certo che rifarei tutto, ma con più grinta e più carattere, senza compromessi. Io sono come sono e non mi cambierò mai, è il mio sorriso adesso che deve ritornare sul mio volto. È come un puzzle di 3000 pezzi, ci vuole pazienza nel riordinarli e a suddividerli per colore e forma, per poi intersecarli fra loro, ma per fare questo occorre molto tempo. Il tempo adesso non mi è molto amico, i miei pensieri si affollano nella testa e sembrano in confusione, attratti solo da un unico interesse, proprio quello a cui non dovrei pensare e mi fa star male. A poco servono le parole delle persone care, per cercare di aiutarmi a stare meglio, è da me che deve partire l’imput, me e solo me. Ci sono momenti in cui pecco di allegria apparente, altri di netta sofferenza, non è giusto ma è così, adesso. Vorrei essere come la fenice, morire e rinascere dalle proprie ceneri, più forte che mai.
La giovinezza, una novità. Nessuno ne parlava vent’anni fa.
Nuovi indicatori dell’emergenza globale. La crisi è giunta al punto che i portieri non sanno più dove andare a parare, i cecchini dove andare a sparare, i detrattori dove andare a sparlare.
Più l’uomo si conosce, più evolve. Più evolve, più si criticizza, finendo per bloccarsi se non accetta di avere pietà per se stesso.
Oh! Le spie non servono al giorni nostri. La loro professione si è esaurita. I giornali fanno il loro lavoro.