Mauro Lanari – Tempi Moderni
Va da Dio, ma Dio è morto.
Va da Dio, ma Dio è morto.
Per troppe persone ormai le belle notizie non esistono più, o sono cattive o sono semplicemente notizie che non le riguardano.
Se nel nostro tempo un falegname trentenne si professasse il Messia, come d’altronde gli Avventisti del settimo Giorno auspicano, andasse in piazza, ci dicesse parole d’amore, narrasse novelle, indicasse una nuova vita di povertà volta al bene spirituale, volesse che lo seguissimo diventando pescatori di anime e in ultimo impeto di vocazione divina si facesse crocifiggere dicendo che è per la nostra salvezza… Bhè, non v’è la pallida titubanza che sarebbe considerato un emerito imbecille.
L’uomo è l’unico essere vivente nell’universo che preferisce autoestinguersi in nome di ciò in cui crede davvero: il denaro.
È un’epoca la nostra dove le leggi sono fatte e poi distrutte e di fronte ad esse siamo tutti uguali, quindi fatti e distrutti da chi fa le stesse leggi.
Nella nostra epoca, la strada della beatitudine deve necessariamente passare attraverso il mondo dell’azione.
La difficoltà più grande dei nostri giorni è la semplicità delle nostre azioni.