Giorgio De Luca – Tempi Moderni
Che fortuna essere solo di passaggio su questa Terra abitata da spregevoli esseri capaci, con le loro sporche guerre, di distruggere l’intera umanità.
Che fortuna essere solo di passaggio su questa Terra abitata da spregevoli esseri capaci, con le loro sporche guerre, di distruggere l’intera umanità.
Sette miliardi di persone, sparse per il mondo, che vogliono tutto. Sette di miliardi di persone che ignorano la realtà preferendogli la fantasia. Che ci piaccia o no, questo è il nostro mondo. Un mondo di individui che lottano per appagare il proprio egoismo, il proprio egocentrismo, il proprio istinto prevaricatore. Un mondo di incurabili e inconsapevoli sognatori.
Oggi viviamo in una società dove l’apparire conta molto e le persone sono schiave delle apparenze, dimenticando la sostanza.
Ci sono più persone in farmacia che al bar. Stiamo messi molto peggio di come si pensa.
I social network sono strumenti che a seconda l’uso che se ne fa, possono essere nocivi alla persona come alla società. È pur vero che facilita la relazione tra persone, bisogno primario di ogni uomo. Siamo vicini ma navighiamo lontano. Siamo gomito a gomito e chattiamo… Questo andar dietro le apparenze perdendo di vista l’essenziale esisteva anche prima dell’avvento di internet nelle nostre case. Ma un tempo c’era più pudore e meno esibizionismo. Oggi, invece, nella rete che ci ha agguantati, incombe una minaccia: la noia.
Essere felici in un mondo dove ci si sazia quasi esclusivamente di ipocrisia è davvero un lusso per fini intenditori.
La cultura berlusconiana è riuscita a rovesciare le categorie: per loro i nemici della giusta società non sono i ladri e i corruttori, ma i magistrati che cercano di far rispettare la legge. E l’impudenza diventa la norma.