Alessio Scollo – Tempi Moderni
Le penne dei giornalisti si rifiuterebbero di funzionare se solo sapessero leggere cosa scrivono.
Le penne dei giornalisti si rifiuterebbero di funzionare se solo sapessero leggere cosa scrivono.
Natura il fece, e poi ruppe la stampa.
Oh divina gentilezza risvegliati nei cuori burberi!
Arriviamo ad un punto in cui le parole ci sembrano vuote, inutili e senza un senso, e non hai nemmeno tanta voglia di ascoltarle, ti giri per annullare tutto come cercare un senso. L’egoismo e la cattiveria sono come una macchia d’olio, si dilagano e non vanno più via. Si parla spesso, ed e per questo che si ama tanto anche in silenzio. Non c’è più tempo per ridare un senso, un significato alle parole, troppo impegno e coinvolgimento. Il mondo sembra aver dimenticatola dolcezza di alcune parole diventando sempre più esplicito e volgare.
Sono sempre di più le persone che viaggiano con la mente altrui senza spendere un piccolo neurone proprio: questa è la nuova società, tutto fumo e niente arrosto.
Sono solo un’anima ribelle su questo palco chiamato mondo e calcato da infiniti commedianti attori. La vera ragione ci sfugge. Inglobati dalla routine, schiacciati dalla società… siete schiavi del sistema chiamato società.
Le mie frasi, le mie parole, non sono nient’altro che pensieri intrappolati nella memoria, scritti con parole elettroniche impresse nello spazio più grande che ci sia, il web. Pensieri che rimangono, rimarranno per sempre, pensieri che qualcuno condivide, mentre altri criticano, altri ancora non ci badano… Ma sono lì, chiari, visibili, pronti per affrontare ogni cosa!