Patrice Sangiorgio – Tempi Moderni
Amore, come libertà oramai sono parole sporcate, necessitano di rivoluzione.
Amore, come libertà oramai sono parole sporcate, necessitano di rivoluzione.
Ho nostalgia di una lettera scritta a mano, ormai i tasti del computer hanno eliminato l’individualità della propria grafia.
Tutti a consolare le lacrime del coccodrillo ignorando i figli che si è divorato: che tempi!
Non è condividendo immagini e video che denunciano la violenza che si combatte questo schifo, così non si fa altro che pubblicizzarla lasciando crescere nelle persone la rabbia, anche i media usano farlo; è una comunicazione manipolatrice; si influenza e si abitua al male facendolo passare per cosa di normale quotidianità.Non stupiamoci poi se aumentano atti di violenza considerando che ci sono pure cartoni animati e videogiochi per bambini che sono orrendamente violenti e che certe notizie nei Tg dovrebbero essere censurate in certi orari, e molti programmi televisivi sono decisamente da denunciare. La nostra epoca è brutta, la realtà è spesso orrenda, ma la vita è bella, cerchiamo di darle il valore che merita, barattiamoci abbracci e sorrisi, almeno sono gratis e ci donano qualche momento di gioia.
La condizione di italiano espatriato attiva il complesso dell’orfano sannita, un che di sventurato e diffidente, di irto e rusticamente astuto.
A volte preferisco perdere il contatto con la realtà, per far posto a quello della fantasia. Il presente inorridisce, sognare fa sperare.
Perché mai io, mostro multinazionale, cosiddetta casa farmaceutica, dovrei cercare di curare le persone? Non è nel mio interesse. Tuttavia sono interessato a salvarle dalla morte, affinché esse possano continuare ad acquistare le mie medicine.