Guido Ceronetti – Tempi Moderni
La campagna sanguina per i misfatti dell’intelligenza umana.
La campagna sanguina per i misfatti dell’intelligenza umana.
La gente è impaziente, ha fretta, corre, il momento non lo assapora, lo divora avidamente, tutto e subito, l’usa e getta una religione, le emozioni come fossero piatti di plastica; tempo, diamine! Possibile che nessuno si renda conto di quanto sia prezioso? Tempo da ricordare, da condividere, da donare non a chi è alla tua altezza, ma a chi va alla tua stessa velocità, tempo da incastrare in chi ha tempo per te.
Ci hanno catturato gli occhi e non siamo più capaci di fermarci e guardarci in faccia! Ci hanno catturato le attenzioni e non siamo più capaci di esternare sentimenti con la voce, e lo facciamo con simboli! Ci hanno catturato le emozioni e non siamo più capaci di avere la mani libere per stringerti e abbracciarci! Hanno fatto di noi prototipi calcolatori, con cervelli privi di riflessioni, diventando schiavi di un virtualismo che ha sostituito la generosità facendo posto al menefreghismo!
La stampa è un’artiglieria che tira più lontano, tuona più a lungo e sconquassa più forte dei cannoni.
È inaccettabile e riluttante che la gente si sforzi di fare assomigliare sempre di più i tempi moderni ai tempi antichi. Non imparerà mai a scoprire altri tempi.
Condividimi tutto, ma non il mio brain.
Fino a qualche tempo fa i conservatori erano quelli che volevano conservare lo status quo. Ma improvvisamente lo status quo è entrato in movimento e scorre come un tapis roulant verso la modernità. Così anche i conservatori si muovono con esso. E i moderni veri sono costretti a essere antimodernisti.