Celine Dion – Tempi Moderni
Al giorno d’oggi la cicala, come cantante, guadagnerebbe più della formica.
Al giorno d’oggi la cicala, come cantante, guadagnerebbe più della formica.
Se nel nostro tempo un falegname trentenne si professasse il Messia, come d’altronde gli Avventisti del settimo Giorno auspicano, andasse in piazza, ci dicesse parole d’amore, narrasse novelle, indicasse una nuova vita di povertà volta al bene spirituale, volesse che lo seguissimo diventando pescatori di anime e in ultimo impeto di vocazione divina si facesse crocifiggere dicendo che è per la nostra salvezza… Bhè, non v’è la pallida titubanza che sarebbe considerato un emerito imbecille.
Viviamo in un mondo ormai senza valori e principi e viviamo di falsità e vanità del niente.
L’uomo è l’unico, fra tutte le creature viventi, a non vivere interamente nel presente. Né gli animali, né tanto meno le piante, sono infatti in grado, come l’uomo, di ricordare il passato e di fare tesoro dell’esperienza vissuta per programmare ed organizzare il proprio futuro.
Verranno tempi migliori solo quando il pubblico imparerà che un calzolaio ha un più stretto rapporto con la lirica di una fabbrica di scarpe, o un redattore. Ma dato che questa convinzione non si farà mai strada, i tempi migliori non verranno mai.
Sono anni che gli Italiani prendono a calci lo Stivale…
Hai sentito? La fine del mondo ci sarà anche nel 2060 e nel 2240… compra le patatine e qualche birra, prepara il divano che non mi voglio perdere lo spettacolo e le repliche!