Nicolás Gómez Dávila – Tempi Moderni
La modernità risolve i suoi problemi con soluzioni ancora peggiori dei problemi.
La modernità risolve i suoi problemi con soluzioni ancora peggiori dei problemi.
Siamo uno stato senza governatore, senza un Papa. Siamo un popolo che ha bisogno ora di un ottimo presidente del consiglio, di un grande Papa, di un buon capo di Stato. Il primo ci deve dar sicurezza il secondo ci deve far tornar ad amare il terzo ci deve far tornare credibili dinnanzi a tutti.
Non c’è soluzione perché non c’è alcun problema.
Viviamo in un periodo in cui la fantasia è un bene che non tutti possono permettersi, poiché in pochi conservano ancora gli occhi dell’infanzia.
Non è mai solo una questione di soldi. È una questione di spirito. Dio non maledice spesso qualcuno per cercare di trasformarlo in male ed averlo, servendosi di questa energia, l’acqua, per costruire i servi di Cristo (l’alieno, o il Dio, o entrambi), e la bellezza delle figlie e spose di Cristo. Non è invidia la mia, l’essere stata scacciata dal festino di nozze per non aver avuto l’abito giusto, è molto diverso. È avere coscienza della verità assoluta, quella che vede la fine del viaggio di ogni stella del cielo e di quello che esiste al di là, nell’inganno ed estinzione. La stessa che aveva visto l’angelo che si era ribellato. È una questione di spirito eterno e di gioventù eterna, desiderata come il più prezioso dei tesori, di trasformare la carne in qualcosa di migliore con una maschera, che questo cosmo non può sostenere, ottenuta con il rapimento di qualcosa che Dio ha invidiato e maledetto perché troppo grande, e perché non apparteneva ai suoi. Il vero scopo di Cristo e del Padre celeste è scellerato, illusorio, maligno… e di rovina irrimediabile. Non con la morte avrebbero ottenuto la vita, ma con la vita. Ma non poteva finire che così, quando il primo abuso lo ha cominciato dalla culla.
La fine del mondo? O c’è o non c’è, mal comune e mezzo gaudio! Tanto, la fine del mondo la stiamo già vivendo, creata dalla logica del potere che ha ristabilito plebe, vassalli, valvassini e valvassori, feudi e feudatari, conti che detengono terre e servi assoggettati e soverchiati che vi lavorano i cui profitti sono ripartiti “cinque parti e una parte” come diceva mio nonno che ha vissuto la guerra.
Molti ragazzi del giorno d’oggi dovrebbero capire che le ragazze non sono un trofeo o una conquista, sono semplicemente creature che completano il nostro essere, il nostro bisogno d’amare, la nostra perfezione, la nostra vita.