Guillame Pouget – Tempi Moderni
Il tempo non esiste, ma la mia realtà esiste nel tempo.
Il tempo non esiste, ma la mia realtà esiste nel tempo.
Un bambino che oggi stringe il cellulare, non sarà mai il bambino che ieri stringeva un pulcino.
Non capisco perché quando mi innamoro i miei più grandi valori di vita diventano i sette vizi capitali.
Quella che chiamano la mia “dittatura” è basata su molto entusiasmo popolare.
Oggi viviamo in una società dove l’apparire conta molto e le persone sono schiave delle apparenze, dimenticando la sostanza.
Un minuto di silenzio. Lasciamo che l’invidia dica la sua cazzata del giorno.
Il ventennio breve. Un’epoca cominciata agli inizi degli anni Novanta, che aveva gradualmente spopolato le province, spostato masse di giovani fiduciosi in città. L’epoca del “miracolo economico”, della Ruota della Fortuna e del Gabibbo, quando sembrava ovvio poter vendere qualsiasi cosa: un progetto politico, un paio di gambe, un pezzo di truciolato spacciandolo per massello, è adesso finita e sepolta nei cartelli “fuori tutto” e “cessata attività”.