Victor Hugo – Tempi Moderni
Se volete rendere conto di cosa sia una Rivoluzione, chiamatela Progresso; e se volete capire cosa sia il Progresso, allora chiamatelo Domani.
Se volete rendere conto di cosa sia una Rivoluzione, chiamatela Progresso; e se volete capire cosa sia il Progresso, allora chiamatelo Domani.
La fine del mondo? O c’è o non c’è, mal comune e mezzo gaudio! Tanto, la fine del mondo la stiamo già vivendo, creata dalla logica del potere che ha ristabilito plebe, vassalli, valvassini e valvassori, feudi e feudatari, conti che detengono terre e servi assoggettati e soverchiati che vi lavorano i cui profitti sono ripartiti “cinque parti e una parte” come diceva mio nonno che ha vissuto la guerra.
Visto che il mondo sta prendendo una direzione delirante è il caso di assumere un punto di vista delirante.
Molti non solo giustificano con la scusa “gli hanno messo l’etichetta! soggetti che l’etichetta se la sono messa da soli col comportamento sbagliato, e con la loro mancanza di buoni principi. Quindi sembra che in realtà giustificano il male dicendo pregiudizio. Nessuno ammette che bisogna prima riconoscere a chi la cultura mafiosa non l’ha assorbita il merito di essere “etichettata” come persona positiva e riconoscergli il ruolo di educatore spontaneo e non pagato della “non violenza”. Tutelare e riconoscere il vero valore a chi fa quella determinata azione del ‘contrastare la cultura mafiosa ‘ pur abitando loro in quartieri mafiosi.
È strano trovare ai nostri tempi una persona ingenua. Viene voglia di guarirla da una malattia tanto adorabile.
L’anima ha illusioni come l’uccello ha le ali; e questo è ciò che la sostiene.
Un io feroce: ecco l’invidioso.