Piero Gobetti – Tempi Moderni
Senza conservatori e senza rivoluzionari, l’Italia è diventata la patria naturale del costume demagogico.
Senza conservatori e senza rivoluzionari, l’Italia è diventata la patria naturale del costume demagogico.
L’assioma “Un uomo onesto non ha nulla da temere dalla polizia” è attualmente al riesame da parte della Corte d’Appello degli Assiomi.
Sette miliardi di persone, sparse per il mondo, che vogliono tutto. Sette di miliardi di persone che ignorano la realtà preferendogli la fantasia. Che ci piaccia o no, questo è il nostro mondo. Un mondo di individui che lottano per appagare il proprio egoismo, il proprio egocentrismo, il proprio istinto prevaricatore. Un mondo di incurabili e inconsapevoli sognatori.
Non faccio in tempo a non seguire una moda, che mi vedo costretto subito dopo a ignorarne una nuova.
Oggi la maggior parte degli studenti sostiene di voler diventare famosa, e lo dice con assoluta serietà. Vent’anni or sono un’affermazione simile sarebbe stata considerata piuttosto impudente. Nel corso di una generazione, tuttavia, i presupposti culturali si sono ribaltati. Negli anni’50 e’60 non si andava in giro raccontando di voler diventare famosi. Ci si accontentava di diventare medico o poliziotto. Se si diceva di voler diventare famosi, si doveva come minimo mettere in chiaro in quale campo, e così lo scopo da raggiungere veniva anteposto alla celebrità in sé. Adesso è diverso. Prima si decide di diventare famosi, poi, in seconda battuta, si valuta come. Che la fama di cui si gode sia merita è irrilevante o quasi. Nel peggiore dei casi, ci si accontenta di essere lo stronzetto di un reality-show, o, volendo scendere ancora più in basso, di commettere un crimine dai risvolti sensazionali. Io ho precorso questa evoluzione; è come se avessi sempre saputo che, un giorno, diventare famoso sarebbe equivalso a essere un individuo volgare. Ho sempre evitato la volgarità.
Quella che chiamano la mia “dittatura” è basata su molto entusiasmo popolare.
Molti dicono “ti amo” come se dicessero “ciao”. Tempi duri per l’amore.