Maria Viola – Tristezza
Quell’attimo che passa non tornerà mai più: fa nulla, dico con la testa, fa male, dice il mio cuore.
Quell’attimo che passa non tornerà mai più: fa nulla, dico con la testa, fa male, dice il mio cuore.
Uomo, oggi e per tutti gli altri giorni, vorrei che tu ti ricordassi di me. Quando ti svegli sarebbe bello salutarsi con amore, quando ci scontriamo sarebbe opportuno sentire le mie ragioni, quando sei arrabbiato sarebbe giusto non prendertela con me, quando c’è la partita sarebbe bello farci una passeggiata, quando ti dico che non ho nulla sarebbe bello che tu mi abbracciassi. Uomo ti chiedo tanto, eppure io lo faccio tutti i giorni e non solo oggi e tu non te ne accorgi.
Mi hanno dato gli occhi e mi hanno detto guarda, mi hanno dato il cuore e mi hanno detto ama, ma non mi hanno detto che con gli occhi piangevo e con il cuore soffrivo.
Rifugiarsi in un desiderato sogno di leggiadra serenità, per scappare da questo incubo fatto di realtà! Non con la vita amici, ma con la speranza e la fede, con la consapevolezza che nessuno è nato necessariamente per essere immune da sofferenze, accettiamo questa vita come un breve passaggio un ponte seppur minato per raggiungere una vita migliore. Avendo di che nutrirci e di coprirci di questo ci accontenteremo. In quanto a coloro che sguazzano nella ricchezza, la loro vita sarà circoscritta solo sul ponte minato!
A chi mi vuole bene lascerò le mie tristezze e i miei pensieri. Mi dispiace, amici miei, vorrei donare a voi sorrisi e beni ma i beni non li ho mai avuti ed i sorrisi li ho perduti osservando il mondo.
Ho scoperto l’inutilità del mio amore. Inutile come un calzino spaiato. Inutile come una moneta fuori corso. È finita. È finita la nostra vita. È finito il tuo amore. Il mio no. È ancora qui e mi chiede ragione di esistere.
Spesso si è costruttori di “dolore inutile” per sentirsi vivi… ma si tende a ignorare quello vero… che “scuoia” l’anima ma la rende così limpida da abbagliare…