Gabriele Martufi – Tristezza
Quando sono triste guardo l’arcobaleno. E se non c’è, lo invento.
Quando sono triste guardo l’arcobaleno. E se non c’è, lo invento.
Mi chiedo perché c’è stato un tempo in cui, quando mi guardavi negli occhi, vedevo: passione, tenerezza, dolcezza, forza, paura e amore. Il tempo in cui per noi due non esisteva nient’altro che l’altro. Ora invece se guardo i tuoi occhi, i tuoi bellissimi occhi, quelli di cui mi sono innamorato, ho paura e tremo.
La ferita che sanguina dentro è quella più pericolosa.
La sofferenza è la solitudine nel cuore, il dolore per la mancanza d’amore.
È terribilmente piccolo chi non ti vuole amare, che poi d’improvviso con qualche grande lacrima scompare!
Così anche questo non poteva essere altro che un’ennesima sconfitta verso me stessa, consapevole che alcune cose o persone non riusciranno mai a cambiare.
Un uomo si butta giù perché non ha strade da percorrere, obiettivi da raggiungere, vita da vivere. Un uomo si butta giù perché non ha senso restare.