Gabriele Martufi – Tristezza
Quando sono triste guardo l’arcobaleno. E se non c’è, lo invento.
Quando sono triste guardo l’arcobaleno. E se non c’è, lo invento.
Non ho smesso di credere all’amore, ma alle bocche che senza credo che lo pronunciano.
Capisco che non è possibile cancellare il passato, ma non capisco perché quel passato ti tormenti sempre.
Non essere triste per ciò che non hai, ma vivi per ciò che ti è stato donato.
Non c’è solitudine più grande di quando tu mi sei accanto così lontano, ed io precipito, solo, dentro voragini d’incertezza.
Batti o mio cuore, batti forte il tuo dolore, fino a divenire, nel petto addolorato, l’unico suono comprensibile.
Ci sono momenti della vita in cui la disperazione prende il sopravvento su tutto il resto.