Antonio Giovannangelo – Tristezza
Nessuno conosceva le mie lacrime meglio dei miei occhi riflessi nello specchio.
Nessuno conosceva le mie lacrime meglio dei miei occhi riflessi nello specchio.
Sono stato male anch’io e nel dolore ho continuato a camminare dicendomi: “Vai avanti, passerà”. Ma la strada verso il sereno sembrava non finire mai e il sole lontanissimo. Ed è quando meno te lo aspetti che le nuvole sopra di te si diradano ed ecco che torna il sereno.
Quando qualcuno veramente “grande” ci lascia, il vuoto è universale!
Come si fa a calcolare il peso di un dolore? Si contano la quantità delle lacrime, oppure i frammenti d’anima persi qua e là? Come si fa a calcolarne l’intensità quando ogni dolore ha una storia diversa da raccontare, una storia che fa male?
Per essere felici bisogna saper rinunciare a ciò che ci rende felice.
È una vita al confine la mia. Costantemente in cerca del mio baricentro, annaspo in questo grigiore che mi fa desiderare di cadere.
La tristezza mi assale tutti i giorni! La paura! La paura che qualcosa possa andare storto, la paura di dover stare senza di te! Non posso fare a meno di pensare alle cose brutte che succedono, alle emozioni che provo… Ma poi penso che vale la pena di vivere! Per te! Per vederti sorridere! E mi rendo conto che non posso permettermi di perderti, perché perdere te significherebbe perdere ciò che mi ha dato la forza di andare avanti fino ad ora…