Michele Tommasini – Tristezza
Una spalla su cui piangere… una mano alla quale aggrapparmi, uno sguardo per non essere solo… un sorriso per un sorriso… nulla più.
Una spalla su cui piangere… una mano alla quale aggrapparmi, uno sguardo per non essere solo… un sorriso per un sorriso… nulla più.
Alcuni sostengono che il dolore abbia una qualche funzione pedagogica, io credo che molto spesso ci aiuti a pregare ma ancora più spesso ci spinge a bestemmiare.
Viaggiano i pensieri di notte, come un treno in corsa che va, binari di mille parole vagoni consumati di te.
Cambiano gli interpreti, passano gli anni e l’esperienza si accumula ma ci si ritrova sempre allo stesso punto, quello di partenza, con sempre meno fiducia e voglia di ricominciare.
Alza gli occhi al cielo… guarda, questa pioggia oggi è per me.
Siamo come automi comandati dalla società e condannati all’infelicità.
Dimenticare non è facile soprattutto se la sofferenza ti ha turbato l’anima ed ha mutato il tuo modo di affrontare la vita e di vedere il mondo.