Dante Castellani – Tristezza
Ho pianto gran parte della mia vita, e solo oggi che sono vecchio ho capito il perché.
Ho pianto gran parte della mia vita, e solo oggi che sono vecchio ho capito il perché.
L’inverno accarezza la terra e con il suo candido mantello l’avvolge. È il suo abbraccio.
Il dolore ha il tuo nomela bellezza il tuo profumoi sogni il tuo colore le illusioni la tua voce…
L’ultimo sconsolato bang della mia lattina di Desolazione nel vuoto della valle, che ascolto con soddisfazione, nudo. Lontano, lontano alle porte del mondo c’era il vortice di vento che ammoniva come tutti noi saremo spazzati via come trucioli e piangeremo. Uomini dagli occhi stanchi ora lo capiscono, e attendono di deturparsi e putrefarsi, nonostante questo essi conservano egualmente nel cuore il potere d’amare, non so più cosa significhi quella parola. L’unica cosa che voglio è un cono gelato.
Le delusioni del passato, sono la pesante valigia che portiamo nel nostro viaggio. Vorremmo abbandonarla, perché molto faticosa da trascinare. Ma chi ha vinto la delusione, sa quanta forza dà quella valigia.
Un dolore ricordato non è sempre dolore; a volte, diventa quasi un ricordo nostalgico.
Lei aveva bisogno di qualcuno che gli rispolverasse il cuore dai terricci del dolore che soffocavano i suoi sentimenti, necessitava di illuminare quei cunicoli oscuri di ombre che eclissavano le sue gioie, le sue speranze, aveva bisogno di mani che la risollevassero dalla melma della disperazione, dai pesi dei traumi, lei desiderava semplicemente essere amata e capita.