Linda Reale Ruffino – Tristezza
Anche la preghiera diviene poesia quando nasce dal dolore.
Anche la preghiera diviene poesia quando nasce dal dolore.
Un alito di vento, un profumo, sta forse arrivando la primavera dentro al mio inverno?
Se il mondo andasse in frantumi proprio in questo istante, per me non cambierebbe nulla. Se fossi l’ultimo essere a restare in vita sulla Terra, per me non cambierebbe nulla. Perché ho imparato a sopravvivere contando solo su me stesso. Ho imparato a vivere nella solitudine restando nell’ombra, nascondendomi da tutto ciò che avrebbe potuto recarmi un qualche dolore. Perché è cosa certa, l’amore alimenta il dolore, e il dolore porta alla sofferenza. Qui nessuno vorrebbe soffrire, ecco perché la solitudine e lo star bene con te stessi, è forse il più grande dei piaceri, magari anche in compagnia di un bel libro.
Penso sia la più brutta sensazione: saper quando una persona che ami si allontanerà dal tuo cammino e non poter far nulla.
Un fatto così semplice, sorridere. Difficile, ricordarne uno vero.
Talvolta, i pensieri sono frammenti taglienti, che feriscono. E senza pietà, infieriscono.
Piangere è come respirare: più tieni dentro, più poi cacci fuori.