Antonio Cuomo – Tristezza
In quei silenziosi momenti, stringiti forte all’attimo che ti abbraccia.
In quei silenziosi momenti, stringiti forte all’attimo che ti abbraccia.
E cala dal nulla in me la tristezza. Non oso chiedere perché, ne temo la risposta. L’abbraccio e le permetto di farmi compagnia.
Il dolore subito lo si legge sul volto delle persone, tra i solchi che le lacrime hanno scalfito nelle loro espressioni.
Per sopportare tutto questo dolore, chiudo gli occhi e mi perdo nell’amore.
Monterai la guardia a questa rupe del tuo dolore, ritto contro di essa, privato del sonno, senza piegare le membra, poiché non conosce pietà il cuore di Zeus: aspro è chiunque da poco tempo abbia assaggiato il potere.
La sofferenza! Vi chiederete che brutta parola la sofferenza, può essere definita; “brutta, crudele, spietata”. Ma in essa si ritrovano valori e sentimenti che in un altra situazione non verrebbero esternati. Non è pietà, non è compassione è donare sorrisi a chi ne ha bisogno. È elargire incondizionatamente amore, amicizia, aiuto, conforto spontaneamente, solo per riempire di felicità il nostro cuore! La sofferenza per quanto può essere crudele, c’insegna a leggere nei cuori delle persone, ci aiuta a capire davvero, chi ha bisogno di noi come noi di loro… ci aiuta a conoscere, chi senza nulla chiedere, sa donare solidarietà solo perché lo vuole davvero, perché lo sente nel cuore!
Bontà è il sorriso sul viso di un bambino.