Claudio Cassani – Tristezza
Io e il vento che soffia sui miei pensieri, ma non li spazza via.
Io e il vento che soffia sui miei pensieri, ma non li spazza via.
Certe volte vorrei avere il cuore duro come una pietra, solo per riuscire ad essere indifferente a chi vuol farmi deliberatamente del male.
È banale forse dire che perdere tua madre è come se ti strappassero il cuore, che dentro la testa hai una confusione tale da sembrarti una centrifuga che ti strizza il cervello, che nell’anima hai un vuoto così totale che niente e nessuno riesce a colmare tutto ciò sarà banale ma… con un calda lacrima che solca la mia gota sto solo banalmente esprimendo quello che provo.
A che serve tenersi tutto dentro, quando piangere è l’unica cosa che realmente senti di fare? Svuotare il cuore, far vomitare l’anima, al punto tale da portarla allo stato più puro. Piangere, perché è quello che senti di fare, piangere, perché è l’unica cosa che ti rimane da fare.
No, non placare il mio pianto, anche se le mie possono sembrare lacrime di profonda tristezza o di semplice nostalgia. A volte si ha bisogno di piangere fino a non avere più lacrime da espellere, e, se il mio pianto fa venire voglia di piangere anche a te, allora stringimi forte e piangi con me.
Le porte che si chiudono “sbattendo”, non sono mai state aperte con il cuore.
Ci sono inverni che non conoscono estati quando lasciamo gelare la neve sulle ferite del nostro cuore.