Matteo Casella – Tristezza
Mi svegliavo, la sua mano, un sorriso. Ora ricordi, angoscia, solitudine.
Mi svegliavo, la sua mano, un sorriso. Ora ricordi, angoscia, solitudine.
Ci guardiamo nello specchio. Gli occhi infossati e arrossati ci dicono qualcosa che preferiremmo ignorare. Ci giriamo dall’altra parte perché siamo troppo tristi per ammettere di essere tristi.
Il problema non è che non mi vedi è che non mi vuoi vedere!
Una falsa allegria cela una reale agonia.
E cala dal nulla in me la tristezza. Non oso chiedere perché, ne temo la risposta. L’abbraccio e le permetto di farmi compagnia.
La felicità è un illusione… la tristezza no.
Capisci di essere solo quando cercando conforto ti guardi intorno, e poi finisci per guardarti allo specchio.