Anna Pavliv – Tristezza
Si esce quando piove. Senza musica. Senza ombrello. Senza forze. Senza lasciar tracce di felicità. Per puro masochismo.
Si esce quando piove. Senza musica. Senza ombrello. Senza forze. Senza lasciar tracce di felicità. Per puro masochismo.
Tutto ciò che ti fa felice… prima o poi ti logora.
È difficile rinunciare alle cose che ti fanno star bene, che ti piacciono, che ti procurano piacere.Che ti fanno ridere forte, che ti fanno piangere di gioia, che ti fanno tremare d’emozioni. E tu sei maledettamente una di quelle.
La malinconia è la gioia di sentirsi tristi.
Ognuno ha le sue cicatrici. Alcune delle mie sanguinano ancora. Nei momenti più impensabili. L’importante è trovare chi, come un laccio stretto, divenga balsamo su pelle e cuore. I dolori non si dimenticano. Insegnano sempre. Il brutto è quando segnano soltanto.
So che è meglio così. So che vivo più in equilibrio. So che è stato sbagliato metterti nel centro della mia vita. Ma anche se non in centro, credo che ci sarai ormai per sempre, anche se è sbagliato.Speravo che passasse tutto ciò che sento nei confronti tuoi. Ed è passato tanto. È passato la rabbia, la diffidenza, la sensazione di delusione, la tristezza, le aspettative.Ma non passa la tenerezza che sento e il sorriso dentro l’anima quando penso a te. Non passa la sensazione che sentivo perdendomi nel tuo sguardo.
A volte la tristezza pare ossessionata da me; così senza motivo mi segue mi perseguita a volte si attacca così forte a me da togliermi il respiro, poi capisco, aspetta solo che io la guardi negli occhi e le dica “cosa vuoi da me?” E lei piano piano svanisce come nebbia.