Marco Mei – Tristezza
Pochi argomenti mi rattristano come le persone che non hanno argomenti.
Pochi argomenti mi rattristano come le persone che non hanno argomenti.
Ognuno è diverso da un altro ed in questo siamo uguali ad ognuno.
Com’era facile da piccola far sparire i dolori. Mi sedevo in un angolo per terra e abbracciavo le mie ginocchia, poi piangevo. Un pianto disperato e liberatorio. Alla fine si tirava su il naso e si pensava: beh, non sarà la fine del mondo. Adesso è tutto maledettamente complicato, così complicato che preferisci pensare che sei troppo grande per abbracciare le tue ginocchia, invece di ammettere che adesso, non sei più in grado di tirare su col naso e andare avanti.
Vorrei cancellare molte cose dalla mia mente, invece riesco solo a renderle meno presenti ma sempre vive e dolorose.
La tua assenza nella mia vita ha lasciato un vuoto che non potrà mai riempirsi, ho cercato in tutti i modi di dimenticarti, ma non ci sono riuscita, così ho imparato a convivere con questo vuoto e sorrido, perché mi rendo conto che nonostante gli anni, ti amo sempre.
Perché temere tanto ciò che è definibile come dolore? Non si teme l’acutezza dello stesso… ma la durata.
Ci sono momenti in cui il mio stato d’animo è come il mare in tempesta quando le sue onde vanno a infrangersi sugli scogli schiumanti di rabbia.