Paul Mehis – Tristezza
Le lacrime più dolorose per il mio cuore sono state quelle versate dai tuoi occhi.
Le lacrime più dolorose per il mio cuore sono state quelle versate dai tuoi occhi.
Quando la solitudine ti penetra nelle ossa cerca nei sorrisi della gente il calore di cui necessiti, non potrà bastare, ma ti aiuterà.
Nella mancanza di un cuore, senti l’assenza di un amore.
Lo sguardo vuoto, fisso al soffitto, la sigaretta che lentamente si consuma, mentre mi chiedo se il destino si diverta a giocare brutti scherzi, che se non ci fossimo conosciuti sarebbe andato tutto meglio, sei sbucata nella mia vita all’improvviso, come un piccolo fiore primaverile, piano piano hai riempito i miei vuoti spazzando via dubbi e incertezze, eri il sole che illuminava le mie giornate, eri l’aria che respiravo. Ho lasciato che il mio cuore mi guidasse, ma esso non ha cervello per pensare, occhi per vedere, non può immaginare il dolore di un amore finito senza un perché, non sa cosa significhi dover rinunciare alla persona che ami. Forse se non lo avessi ascoltato oggi non sarai qui a scrivere, forse avrei il coraggio di vivere, perché da quella maledetta sera in cui hai fatto crollare il mio mondo non riesco più a trovare un motivo per ricominciare, la tua voce così fredda e distaccata ha fermato il mio tempo, lasciandomi in ginocchio senza la forza di reagire, ho supplicato che qualcuno mi svegliasse, ho sperato con tutto me stesso che fosse solo un incubo, ma purtroppo era tutto reale, e benché mi nasconda dietro finti sorrisi, la mia anima è ancora lì in ginocchio, niente riesce a scuoterla, niente gioia ne vane speranze, solo il dolore che lentamente la consuma, come una sigaretta che stà per spegnersi.
Mai avrei potuto riprendere in mano le redini della mia vita, sino a che non…
Vi è mai capitato di vedere una persona, per la prima volta e dopo brevissimi attimi, di trovarsi abbracciati assaporando l’aroma intenso delle sue labbra mentre nello stomaco si scatena un tumulto simile alle onde del mare che si infrangono contro gli scogli?In quel momento, non esiste più il giusto o lo sbagliato, non è necessario cercare un senso, lo spazio intorno si annulla, non esiste più passato e futuro…Quello! E solo quel Momento sa di Infinito… Quello è il presente!
Sei l’esatto contrario di ciò che credevo tu fossi. Eri così credibile da illudermi, ma la tua voglia di illudere era talmente straripante che inavvertitamente vi sei inciampato, e così il tuo bell’involucro è rotolato via come un guscio vuoto al vento. E di te cos’è rimasto? È rimasto solamente il nulla che eri.