Sara Righi – Tristezza
Lottiamo tanto per raccogliere un granello di sabbia, solo quando lo stringiamo poi tra le dita ci accorgiamo che ce ne sono sfuggiti cento.
Lottiamo tanto per raccogliere un granello di sabbia, solo quando lo stringiamo poi tra le dita ci accorgiamo che ce ne sono sfuggiti cento.
La morte di una persona, dovrebbe essere come si viene alla luce. Nonavere la vita attaccata ad un filo, insomma, che non dipenda da unamacchina che non fa altro di procurarti altro dolore, altra sofferenza che tifa pentire di aver vissuto. Se un uomo deve rimanere sdraiato un lettino peril resto dei suoi giorni, sarebbe meglio volare in un posto chiamato paradiso.
La tristezza in questi giorni mi ha fatto da padrona, ma la vita va avanti, e devo trovare gli stimoli giusti per continuare ad andare avanti.
Amo quando piove, è come se il cielo piangesse con me.
A volte si investe troppo in qualcuno che non si merita neppure di avere valore.
Inutile cercare il calore in mille coperte se poi il gelo te lo porti dentro.
Ogni notte guardo il buio. Per quanto sia nero, i suoi lineamenti sono definiti. Potrei prenderlo tra le mani, potrei respirarlo, potrei anche fargli compagnia, siamo identici. Eppure, ogni notte, l’unica cosa che facciamo allo stesso modo, è sospirare, è appartenere ai mostri. E diventarlo.