Beatrice Rossi – Tristezza
Vivo la stanchezza del giorno chiusa nella rabbia dei tuoi silenzi.
Vivo la stanchezza del giorno chiusa nella rabbia dei tuoi silenzi.
Puoi smettere di volare per tua scelta, o perché chi ti aveva fatto dono di due splendide ali, all’improvviso te le ha richieste indietro!
Sono chiusa in camera e mi strazio il cuore a pensare cosa stai facendo, se stai a casa sulla poltrona a guardare la tv o al pc a conoscere qualcuna come hai fatto con me, se sei uscito con gli amici, o presunti tali, o se vai girando da solo in macchina in cerca di una meta, se hai una mia foto tra le mani e mentre mi pensi versi qualche lacrima o se le stai stracciando proprio adesso una per una, non so se stai parlando di me o della prima bionda che ti sta passando avanti, non so se quando vedi una scena d’amore ti trema il cuore o se le odi a causa mia… Io cosa faccio? Ti penso sempre… la mattina quando mi sto per svegliare ma ho ancora gli occhi chiusi, mentre mi vesto per andare a scuola, quando arrivo in classe e non c’è ancora nessuno, durante le lezioni, mentre torno a casa e trovo delle frasi scritte sui muri, frasi che ci scrivevamo anche noi, a pranzo, quando sono costretta ad allontanarmi dalla tavola perché ho i nodi alla gola e mi viene da piangere, nel pomeriggio quando ho tanta voglia di chiamarti, la sera quando scende il buio, lo stesso buio che ci ha fatto incontrare la prima sera e la notte, perché navighi nei miei sogni. Ti prego torna, sto male senza te.
Non permettete alla delusione di lasciarvi disarmati ma fate in modo che sia la vostra arma in più.
L’animo umano è una giungla di sentimenti:rimorsi, tormenti, rimpianti, emozionila passione del belloil desiderio del possessol’incanto del silenzio.La rassegnazione alla sofferenzala solitudine interiorela paura di esprimersi.Il bisogno di affettoil bisogno di calore umanoil bisogno di amare, di sentirsi amatiil bisogno di vivere emozionie di annullarsi in essi.
Se solo potessi farti capire che quando piangi la tua anima si rallegra, vedresti nella tristezza il volto puro di ciò che sei.
Anch’io ho sbattuto il mio entusiasmo contro un muro, lo prendevo a pugni fino a sanguinare e continuavo a picchiare, ma il mondo restava com’era, spiacevole, mostruoso, letale.