Giulia Guglielmino – Tristezza
Erano sogni di cristallo: preziosi e troppo fragili.
Erano sogni di cristallo: preziosi e troppo fragili.
Conosco la morte, a lei porto rispetto, a volte la sfido.
Eppure solo il mio cuore sa cosa vuole e capirlo mi fa soffrire, perché non riesco a curarlo con l’amore che lui cerca.
Tutto tace, nulla si sveglia in questa notte stellata. Non c’è niente che potrà cambiare questo giorno: un messaggio, una chiamata, un incontro: nulla. Tutto tace ed è silenzio, è nulla.
Sono una di quelle persone che non si accontenta mai di se stesso, non vado mai bene per i miei standard, mi sembra sempre di fare schifo in tutto.
Un giorno di primavera,un giorno di sole splendente.Laddove il sole ti copreil cuore pieno d’amore…Una muta preghiera al “Signore”,come, il grano cresce dallaterra fertile, così adornano le meravigliose opere!…i gabbiani solcano il mare,sfiorando le onde salmastre,nella speranza di trovare un pasto!…è arrivata la primaveradove il risveglio universaledice alla gente di amare la vita!…Che spesso per giudicaresi dumentica il sole, tralasciandoogni forma di calore e di amore!…Ma sopratutto dimenticandol’opera meravigliosa del “Signore”…Che, con misericordia ci insegnal’unica via di verità, vita e, speranza!…
Il vuoto che lasciano le persone è direttamente proporzionale allo spazio che avevamo riservato per loro nel cuore. Certe volte lo spazio è talmente grande che il cuore cessa di battere, se non addirittura di esserci.